Caro iCrewer, ricordi l’asta del Casino Ludovisi, a cui nessuno si è presentato? Ebbene, anche il secondo tentativo di vendere il Casino dell’Aurora è saltato. Ma il principe Bante Boncompagni Ludovisi non si arrende e riprova a venderla il 30 giugno.
Deserta per la seconda volta l’asta del Casino dell’Aurora: “Prezzo troppo alto, sarà ribassato”
L’asta per il Casino dell’Aurora è andata nuovamente deserta. “Nessuno ha presentato offerte: adesso il giudice farà un provvedimento con il quale fisserà la data di una nuova asta con un prezzo ribassato“, ha dichiarato all’Ansa il legale del principe Bante Boncompagni Ludovisi, Stefano Pantalani.
Il prezzo di base d’asta era stato fissato a 282 milioni di euro: una cifra molto alta, che non ha attirato nessuna offerta. La prossima asta si terrà il 30 giugno, e il prezzo sarà abbassato del 20%, arrivando a 226 milioni di euro. È molto probabile che chi voglia aggiudicarsi Villa Boncompagni Ludovisi stia aspettando che la base d’asta si abbassi ancora. Una possibilità che i proprietari si aspettavano, ben consapevoli che il prezzo di partenza era davvero molto alto. Basti pensare che inizialmente si era partiti da 471 milioni di euro.
All’interno di Villa Boncompagni Ludovisi, nota come Casino dell’Aurora, ci sono alcune tra le opere d’arte più preziose al mondo, tra cui l’unico dipinto murale di Caravaggio al mondo e l’affresco a tempera del Guercino raffigurante l’Aurora. Quella che è stata definita l’asta del secolo è stata decisa dal Tribunale di Roma per pagare alcuni debiti del principe Nicolò, che avrebbe dovuto occuparsi dell’amministrazione del Casino.
Appelli rimasti inascoltati. Il timore è che le opere contenute al suo interno possano deteriorarsi. Timore già espresso dalla Soprintendenza statale nel 2020 quando ha riscontrato danni su affreschi e pareti. Le opere, infatti, distribuite su una superficie di 2mila quadri, vanno costantemente manutenute, cosa che negli ultimi anni è risultata non possibile. Con il rischio che possano deteriorarsi ancora di più se l’asta non dovesse essere aggiudicata da qualcuno.