Al Palazzo Podestarile di Montelupo (Comune toscano in provincia di Firenze) è stata allestita una mostra dal titolo Ceramica dolce, che durerà da Luglio a Settembre e che ha come oggetto i Cantieri della ceramica e del design.
L’esposizione è a cura di Silvana Annichiarico ed è stata ideata come prosecuzione della mostra di Matteo Cibic, realizzata l’anno scorso, che portava lo spettatore in una dimensione onirica popolata da opere in ceramica.
Questo discorso viene continuato adesso con le 7 visioni degli artisti coinvolti nella mostra. Questi sono: Antonio Aricò, Francesco Binfaré, Lorenzo Damiani, Maurizio Galante e Tal Lancman, Duccio Maria Gambi, Valerio Sommella e Mario Trimarchi.
Purtroppo la mostra al Palazzo Podestarile di Montelupo era stata fermata a causa delle chiusure avvenute durante la pandemia, per cui è stata ripresa soltanto recentemente.
La mostra dedicata alla ceramica
Il Palazzo Podestarile di Montelupo è stato teatro di moltissime mostre, sia riguardanti la ceramica sia l’arte contemporanea visto che è anche un Museo Contemporaneo.
La mostra è incentrata sulla ceramica visto che questa è molto importante per la storia di Montelupo. Infatti, in passato vi erano, nella zona, moltissime botteghe in cui si lavorava la ceramica le quali hanno anche portato un grande benessere economico alla città.
Per questo motivo si è pensato di ricreare, all’ interno del Museo, il Cantiere artistico della città, coinvolgendo artisti e designer (e anche studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze), che si sono recati appositamente a Montelupo per creare in loco le loro opere, in modo da poter collaborare con le maestranze locali.
Scopo principale della mostra è quindi sia quello di far conoscere ai più il lavoro e la tradizione che portano avanti le maestranze de luogo sia quello di creare una commistione tra il lavoro artigianale e le tecniche degli artisti contemporanei.
Ognuno dei sette artisti ha lavorato su un qualcosa di specifico: Antonio Aricò si è dedicato a degli obelischi urbani ispirati all’ immaginario dei giardini toscani, in cui prendono vita animali come serpenti, testuggini ed elefanti rielaborati in chiave fantastica; Francesco Binfaré ha modificato l’angelo di Andrea della Robbia cercando di adattarlo al mondo contemporaneo; Lorenzo Damiani ha creato due collezioni differenti, anche se entrambe di vasi.
E ancora Duccio Maria Gambi ha cercato di enfatizzar ancora di più il rapporto tra passato e futuro attraverso le sue opere; Maurizio Galante e Tal Lancman hanno creato una contaminazione tra la tradizione di Montelupo e i mostri della fantascienza giapponese chiamati Kaiju; Valerio Sommella ha sperimentato l’aspetto materico delle decorazioni; infine Mario Trimarchi ha creato una torre in equilibrio precario sulla cui somma c’è una coppa in bilico, simbolo delle fragilità umane.
Dunque a modo proprio ogni artista ha rielaborato il concetto di ceramica facendolo proprio e, allo stesso tempo, ha cercato di inglobare nella propria arte la tradizione del Comune di Montelupo, così forte e determinante per la popolazione di quel luogo.
Il contributo degli studenti dell’Accademia di Belle Arti è stato importantissimo in quanto ha fornito un punto di vista fresco di studi e giovane ad artisti già di un certo calibro e ad artigiani con già una grande esperienza alle spalle. Anche questa commistione tra giovani promesse e persone più affermate è stata determinante per rendere questa mostra assolutamente unica nel suo genere.
L’esposizione è visitabile dal Martedì al Venerdì dalle ore 21:00 alle 23:00, il Sabato e la Domenica dalle ore 10:00 alle 13:00, dalle ore 17:00 alle 19:00 e dalle ore 21:00 alle 23:00.
È stata realizzata in collaborazione con il Comune di Montelupo Fiorentino, la Fondazione Museo Montelupo Onlus e la Città metropolitana di Firenze.
Per ulteriori informazioni consultare il seguente link: https://www.exibart.com/museo-galleria-arte/palazzo-podestarile-museo-contemporaneo/ .