In occasione del Bicentenario di Antonio Canova, l’artista Fiorenzo Zaffina inaugura il 9 febbraio alle ore 18:30, la sua installazione dal titolo Crisalide, visibile al pubblico fino all’11 marzo, presso Canova22, l’antica Fornace del Canova a Roma
Curatore di questa esposizione è Alberto Dambruoso che attraverso il testo Amore e Psiche secondo Fiorenzo Zaffina, spiega l’opera con la quale l’artista ha voluto omaggiare Antonio Canova.
Il testo è inserito all’interno del catalogo dell’esposizione, edito da Bordeaux edizioni e arricchito dagli interventi di Giuseppe Pansini, Antonella Marrone, Mara Luzzatto ed Elisabetta Serpi. Quest’ultima si è anche occupata delle musiche che accompagnano l’installazione.
Crisalide: l’interpretazione del mito di Amore e Psiche
La ricerca dell’artista Fiorenzo Zaffina si svolge tra i due poli della classicità e del contemporaneo. Nella sua installazione ripropone il mito di Amore e Psiche tratto dalle Metamorfosi di Apuleio e appartenente alla classicità e lo inserisce in un contesto contemporaneo, scomponendo la scultura in blocchi di plexigras.
Giuseppe Pansini nel saggio dal titolo Crisalide d’anima è corpo di Fiorenzo Zaffina che va a corredare il catalogo, mette in evidenza quel celebre attimo in cui Canova ferma i due amanti che si stanno per baciare:
Sono frammenti di Sé, del Sé collettivo, che s’integrano nella promessa d’un bacio, d’un bacio d’Amore. Il bacio d’Amore che prende la finitezza d’ogni essere umano e la innalza, spiegando le sue ali, portandola sulle vette dell’eterna esistenza dei nostri multi-versi. […]”
Fiorenzo Zaffina rielabora quindi il capolavoro di Canova, bellissimo, potente, erotico proprio nel momento in cui l’azione del baciare viene impressa nel marmo come un fermo immagine. L’artista crea un’opera che si compone dei frammenti delle nostre vite, eternamente innamorate della bellezza e della forza di Amore e Psiche e alla perenna ricerca di attimi con cui riempire di senso lo scorrere della nostra esistenza.
Le singole emozioni provate in quegli attimi diventano pezzi mancanti del mosaico dell’esistenza, frammenti di singole anime che vogliono elevarsi spiegando dolcemente le ali.
Questo tributo a Canova si riempie di fascino perché ambientato proprio nell’antica fornace dove lo scultore modellava i bozzetti in creta.
La ricerca di Fiorenzo Zaffina
Il tipo di ricerca di Fiorenzo Zaffina, originario di Lamezia Terme, che vive ed opera a Roma dal 1970, si caratterizza per il fatto di coniugare il classico con il contemporaneo. E’ stato definito “archeologo del contemporaneo” perché ama scavare in pareti, muri e rocce e far affiorare dalle crepe i circuiti elettrici, alla ricerca di nuovi materiali che caratterizzano la nostra epoca tecnologica.
Informazioni e prenotazioni
Dal 9 di febbraio fino all’11 marzo, l’installazione è visitabile dal martedì alla domenica dalle 17 alle 20 in via Antonio Canova 22. Per informazioni e prenotazioni vai sul sito http://www.canova22.com/