Oggi, 2 Giugno, si festeggia la Festa della Repubblica italiana. È una giornata molto importante per noi italiani in quanto ricorda quel giorno in cui, nel 1946, la maggior parte della popolazione, durante un referendum nazionale, votò la repubblica invece della monarchia.
Fu una vera svolta per il nostro paese e fu per questo che si decise di indire una festa nazionale che commemorasse questo evento.
I festeggiamenti principali avvengono tutti gli anni a Roma, dove si organizza una manifestazione molto importante durante la quale il Presidente della Repubblica appone una corona d’alloro sulla tomba del Milite Ignoto, per omaggiarlo.
Questa tomba si trova al monumento Vittoriano, dai più conosciuto come Altare della Patria. Il gesto viene poi seguito da una parata militare che si snoda per tutti i Fori Imperiali.
La nascita di una simile tradizione iniziò proprio quando fu istituita la Festa della Repubblica, mentre la prima parata ufficiale vi fu il 2 Giugno 1948.
L’Altare della Patria e la Festa della Repubblica
Proprio per l’importanza che questo monumento ha assunto per la giornata della Festa della Repubblica italiana è bene conoscerne la storia e lo stile.
Il Vittoriano fu così chiamato in onore del re Vittorio Emanuele II di Savoia, sovrano al quale fu dedicato per celebrare le sue vittorie contro gli “stranieri” e la liberazione dell’Italia dalla loro dominazione; ma assunse anche il nome, oggi più conosciuto, di Altare della Patria in quanto racchiude al suo interno questo altare, in origine dedicato alla Dea Roma. Dal 1921 il complesso ospita anche la tomba del Milite Ignoto.
Fu realizzato dall’architetto Giuseppe Sacconi al centro della Roma antica, in Piazza Venezia, come monumento celebrativo nazionale.
La sua costruzione iniziò nel 1885 e, anche se fu concluso soltanto nel 1935, esso fu inaugurato e aperto al pubblico già nel 1911, in occasione dei 100 anni dell’Unità D’Italia.
Il progetto architettonico che vi è dietro vede il concepimento di un monumento che riprende le antiche opere romane della Capitale. Esso è un moderno foro, costituito da tre livelli collegati da scalinate e sormontati da un portico realizzato come un antico colonnato.
Le sculture che adornano il monumento rappresentano per lo più Vittorie alate che, sin dall’ epoca greca, sono simbolo di buon auspicio e preludio di un periodo successivo alle guerre che poterà pace e prosperità.
Al centro, svettante su tutto il monumento, vi è la statua più importante: quella che rappresentare il re Vittorio Emanuele II, a cavallo, mentre celebra le sue gloriose imprese.
Una vera celebrazione eroica che richiama le statue di epoca romana, seppur l’intero complesso è di stampo puramente neoclassico.
L’insieme del Vittoriano è stato concepito, a livello stilistico, per rispondere ad un modello che è stato definito “stile nazionale”.
Visto che l’Italia stava definendo la propria identità a livello politico era giusto che ne definisse una anche per quanto riguardava lo stile artistico.
Per questo motivo l’architetto Sacconi si ispirò a modelli neoclassici, eredi della tradizione greca e romana, ma prese spunto anche dal nuovo tipo di architettura che si era affermato in Francia, all’inizio del secolo, sotto Napoleone.
Altri elementi importantissimi impreziosiscono il monumento. Tra questi i più importanti sono le due fontane poste vicino al basamento del Vittoriano, chiamate fontane dei de mari.
La prima è dedicata la Mar Adriatico mentre la seconda al Mar Tirreno. Sono opere di ingegneria poiché possiedono un sistema idraulico che permette di non sprecare l’acqua ma di riciclarla continuamente.
Esse hanno un forte significato simbolico in quanto rappresentano i due maggiori mari italiani.
L’altare della Patria fu costruito dallo scultore Angelo Zanelli a partire dal 1906. In un’edicola sopra la tomba del Milite Ignoto vi è una statua centrale che rappresenta la Dea Roma mentre a lati vi sono due rilievi ispirati alle Bucoliche e alle Georgiche di Virgilio.
La scultura è raffigurata nello stesso modo in cui rappresentata in antichità la Dea Atena: emerge da un fondo dorato e ha in testa un elmo.
La rappresentazione della città di Roma in queste vesti simboleggia la volontà di volerla affermare come unica capitale d’Italia.
La tomba del Milite Ignoto fu traslata in questo luogo nel 1921 ed ha un significato simbolico molto forte in quanto rappresenta ideologicamente tutti i caduti in battaglia.
È sempre sorvegliata da una guardia d’onore che, a sua volta, è scortata da un gruppo di militari delle forze armate italiane.
Non vi potrebbe essere luogo migliore, intriso di storia, mitologia e simbologia, per celebrare la Festa della nostra amara Repubblica.
Per ulteriori informazioni consultare il seguente link: https://vittoriano.beniculturali.it/it/luoghi/altare-della-patria-e-tomba-del-milite-ignoto .