Caro Icrewer, in questa giornata uggiosa, non possiamo che parlare di due divinità giapponese, legate a questa condizione meteorologica. Quindi, mentre sei seduto comodo e all’asciutto, parleremo di Raijin e Fujin, rispettivamente dio del tuono e dei filmini e il dio del vento.
Le divinità più antiche dello Shintoismo: Raijin e Fujin
Visitando Tokyo, è d’obbligo passare per il quartiere Asakusa, dove si trova il tempio Sensoji. Il tempio buddista è molto frequentato da visitatori e turisti, soprattutto adesso che ci sia avvicina al Capodanno. A guardia del tempio troviamo due maestose statue delle divinità Raijin e Fujin, all’interno delle alcove del primo cancello, chiamato Kaminari-mon.
Raijin, il dio del tuono e dei fulmini
Raijin (雷神 raijin) nella mitologia giapponese è il nome che indica il dio del tuono e dei fulmini. Il nome deriva dalla parola giapponese rai (雷 tuono) e shin (神 dio). Viene rappresentato spesso con sembianze di demone e con dei tamburi con i quali crea i tuoni. Raijin è conosciuto anche con i nomi seguenti:
- Kaminari-sama: kaminari (雷, tuono) e -sama (様, una forma onorifica giapponese)
- Raiden-sama: rai (雷, tuono), den (電, luce), e -sama
- Narukami: naru (鳴, Tonante) e kami (神, dio).
Raijin è spesso raffigurato con un’espressione feroce e spaventosa e il corpo muscoloso con capelli fluttuanti e leggeri. È circondato dai tamburi Taiko che suona per creare il suono del tuono. La divinità ha in mano grossi martelli che usa per suonarli. In alcuni casi, Raijin è ritratto con tre dita che si dice rappresentino il passato, il presente e il futuro. Due delle sculture più importanti di Raijin si trovano nel tempio Sansoji e nel tempio Taiyuin Rinnoji.
Anticamente, tuoni e fulmini erano l’espressione atmosferica del Kami. Il tuono annunciava l’arrivo e l’azione del Kami, mentre il fulmine era l’espressione temporale della divinità. Per gli agricoltori, Raijin era il Kami che tutela l’agricoltura. Gli agricoltori giapponesi pensavano che il lampo contenesse del fertilizzante per la pianta di riso.
Anche nella scomposizione delle parole giapponesi che indicano il lampo, inazuma e inabikari, troviamo l’elemento “ina” che indica i gambi di riso.
Per avere un raccolto abbondante, gli agricoltori invocavano la pioggia in santuari dedicati a Raijin. E per propiziare un abbondante raccolto, si piantavano nei campi dei bambù appena tagliati e legati con una corda shimenawa. Ma la natura di Raijin non è benefica, in realtà è conosciuto per essere un kami violento e terrificante, che causa gravi disastri.
Si racconta che Raijin nacque dalla coppia divina Izanagi e Izanami dopo la creazione del Giappone. Il Dio del tuono fu creato dal corpo in decomposizione della Dea Izanami quando questa era nello Yomi, la terra delle tenebre.
Una delle leggende collegate a lui narra di quando la Dea Izanami gli ordinò di inseguire il Dio Izanagi, scappato dallo Yomi perché spaventato dall’aspetto cadaverico e in decomposizione di Izanami. Inoltre la Dea promise al marito che avrebbe ucciso mille uomini al giorno, ma la risposta furente dell’ex marito fu che lui ne avrebbe creati 1500 al giorno, ecco perché, secondo la leggenda, vi sono nel mondo sempre più nascite che morti.
Raijin, essendo nato dalle due Divinità principali, è parte della grande famiglia mitologica giapponese, con legami diretti con divinità molto importanti come Fujin (il dio del vento), Kagutsuchi (il dio del fuoco), Susanoo (il dio del mare e delle tempeste) e Amaterasu (la dea del sole). Raijin e Fujin, oltre ad essere fratelli, sono sempre rappresentati insieme.
Fujin, il dio del vento
Ad accompagnare Raijin, nell’iconografia giapponese, troviamo sempre il fratello Fūjin (風神), dio del vento. Divinità tra le più antiche dello Shintoismo, protegge i cieli da suo fratello. Corrisponde al buddista Futen. Il dio del vento è nato da Izanami, dea della creazione e della morte. La dea usò il suo alito per disperdere le nebbie che coprivano la terra. Da questo alito nacque Shinatsuhiko, nome di Fujin nel Kojiki, antico testo classico giapponese.
Fujin, dunque, era presente durante la creazione del mondo e quando per la prima volta fece uscire i venti dal suo sacco, essi spazzarono via le nebbie del mattino e riempirono lo spazio fra il cielo e la terra, così che il sole brillò
La rappresentazione della divinità è fortemente influenzata dai primi incontri con le culture occidentali. Infatti, l’origine della sacca che lui porta con sè, deriva dallo scialle o dal mantello
che indossava il dio greco Boreas (Oado).
Raijin e Fujin, hanno le sembianze di un Oni. E’ rappresentato come un demone dalla pelle verde e gli occhi rossi. Porta sulle spalle una
grande sacca di vento e indossa una pelle di leopardo, che ricorda il costume dionisiaco.
Curiosità
Quando in Giappone piove, i genitori raccomandano ai loro figli di nascondere l’ombelico durante il temporale. Nella credenza popolare, Raijin mangia e ruba l’addome o l’ombelico dei bambini. Non sappiamo quale sia l’origine di questo racconto, ma è un buon metodo per esortare i bambini a coprirsi bene quando piove e, quindi, evitare piccoli malanni.
Caro Icrewe, quando potrai programmare il tuo viaggio in Giappone, non dimenticare di far visita al tempio Sensoji, e ammirare i due guardiani, Raijin e Fujin, nel loro splendore.