Morozov
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Morozov. I due fratelli russi che hanno fatto dell’arte una ragione di vita

Morozov. Divenuti famosi per essere dei collezionisti dal fiuto infallibile. Sono loro ad aver portato il primo Van Gogh in Russia

I Morozov, fratelli russi, sbarcano a Parigi e lo fanno con l’abito delle grandi occasioni nella maison della Fondazione Louis Vuitton che ospita una cospicua parte della collezione di opere d’arte dei due fratelli moscoviti.

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Era stata a dire il vero programmata per il 2020 ma sappiamo tutti come è andata ma non appena ciecherei stata la possibilità, la risposta della Fondazione Louis Vuitton non si è fatta trovare impreparata ad accogliere la Collezione Morozov.

Ieri è stato il giorno dell’inaugurazione e si avrà tempo fino al 22 febbraio 2022 per ammirare nella cornice parigina,  una delle più ragguardevoli collezioni di arte impressionista e moderna, che in esclusiva e per la prima, varca i confini russi.

La collezione dei fratelli Mikhail e Ivan Morozov da sola vale un intero museo poichè è costituita da pezzi di artisti di celeberrima fama, fra tutti citiamo Manet, Monet, Lautrec, Renoir, Cézanne, Gauguin, Van Gogh, Matisse e Picassoma la lista è ancora più lunga.

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Le prenotazioni sono da effettuarsi on line direttamente sul sito della fondazione sul quale è indicata chiaramente e passo passo la procedura per la prenotazione della visita che avviene sotto la tutela delle garanzie di distanziamento.

Chiuso il martedì e per tutto il giorno, scelta questa fatta da molti luoghi di cultura della capitale francese.In compenso però la scelta per i restanti giorni della settimana sorprende per la completezza dell’offerta con orari serali fino alle 23:00 del Venerdì e il comodissimo 9:00-21:00 della domenica per un prezzo tutto sommato in linea che al costo di 22 euro consente di saltare la fila e accedere sia alla collezione permanente che a quelle temporanee, con la possibilità di usufruire inoltre del servizio navetta.

La Collezione Morozov. Icone dell’arte moderna

Questo il titolo esatto della mostra anche se più familiarmente viene chiamata dei fratelli Morozov e che più che una mostra rappresenta un vero e proprio evento al momento privo di rivali in ambito internazionale.

Ma andiamo a capire il perché e soprattutto chi sono i fratelli Morozov.

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Erano due ricco industriali di Mosca i fratelli Mikhail Abramovitch e Ivan Abramovitch Morozov, nati rispettivamente nel 1870 e 1871,  vissuti dunque a cavallo tra Ottocento e Novecento subendo le forti vicende storiche della Russia del tempo, tanto che entrambi terminarono la loro vita fuori dai patria confini, esattamente in Francia.

Fu per merito delle loro copiose risorse economiche che poterono dar seguito ad una grande passione per l’arte che accomunava entrambi. Dimostrando in certi casi un acume eccellente nello scegliere tele di pittori ancora sconosciuti che in seguito divennero di fama mondiale.

Riuscirono infatti e in breve tempo ad acquisire molti dipinti di Van Gogh, Cézanne, Renoir e Monet, fino a Picasso e Matisse, proprio a ridosso degli anni che precedettero la temutissima rivoluzione bolscevica.

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In questa corsa ad accaparrarsi le opere migliori rivaleggiarono, se così si può dire con il connazionale Sergei Shchukin, parimenti personalità di spicco nel mondo della finanza, si narra fraterno amico del pittore Matisse.

Il sopravvento definitivo del regime bolscevico nel 1920 fece sì che entrambe le preziose collezioni private dei Morozov e di Shchukin venissero nazionalizzate. Da tale operazione di accentramento statale  nacque il Museo statale dell’arte moderna occidentale in seguito chiuso nel 1948, data in cui tutte le opere presenti furono assegnate all’Ermitage e al Museo Pushkin.

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In quest’ultimo museo sono principalmente conservate le opere appartenenti alla ex collezione  Shchukin e che per prime hanno avuto l’autorizzazione a varcare i confini nazionali dall’ottobre 2016 al febbraio 2017 per dirigersi come meta del viaggio sempre presso la Fondazione Vuitton dove ha preso il nome di  ICONS OF MODERN ART – The Shchukin Collection.

Tempo ce n’è per organizzare una visita ad una delle più belle mostre di sempre quindi, non lasciartela scappare.

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