Il Parco Dora, è diventato punto di riferimento di arte urbana. Proposto da Street art Torino, nato dall’idea di Claudia De Giorgis, laureata in Lingue e appassionata d’arte, il percorso parte dalla chiesa del Santo Volto, arrivando fino alla storica Borgata Tesso, oggi piccola galleria d’arte a cielo aperto con le strade acciottolate e le piccole botteghe.
Questo scenario urbano con il tempo si è trasformato in un luogo di incontro e di libera espressione. Il Parco Dora è considerato, oggi, la massima espressione di luogo sociale urbano italiano, dove artisti e writers, si esprimono nella loro arte. Accanto ad opere autorizzate ne sono comparse altre che hanno trasformato la zona in uno “spray park” della libera creatività.
Il Parco Dora, l’ex spazio industriale
Il Parco Dora è un luogo post-industriale della periferia Nord di Torino. Si estende per 400.000 metri quadri, ed è la più grande area dimessa cittadina, di cui buona parte è stata riqualificata. Un tempo si trovavano stabilimenti della Fiat, Michelin e delle Officine Savigliano. Nel 2004 il Parco è stato inserito in un progetto architettonico organico moderno dove si è valorizzato lo spazio verde e vecchie strutture esistenti, tra cui vasche d’acqua e giardini in pietra.
L’elemento di raccordo tra le aree del parco è costituito da rampe di scale sostenute da un muro di cemento.
Torino, centro di arte urbana
La città di Torino, ha un primato importante per quanto riguarda l’arte urbana. Nel 2010 l’associazione di artisti “Il Cerchio e le Gocce”, ha organizzato la prima edizione del festival Picturin, con 40 artisti nazionali e internazionali, realizzando opere murarie di grandi dimensioni. L’evento si è ripetuto negli anni con eventi di graffiti jam, veri e propri spettacoli urbani e con incontri culturali nell’ambito delle manifestazioni per Torino Capitale europea dei Giovani. Nel 2018, in occasione dei 50 anni del writer Miky Wubik, tutto il Parco Dora è diventato pieno di murales e graffiti.
Il Parco Dora, tra arte e incontri socio-culturali
Oggi puoi fare un pic nic negli spazi verdi, praticare sport come basket o skateboard usando le rampe di scale o dipingere murales in tutta libertà, elementi che hanno reso il Parco Dora museo a cielo aperto di arte urbana e luogo di incontro socio-culturale. Può anche capitare di trovarsi nel mezzo di una performance collettiva e vedere gli artisti all’opera. Alla fine puoi gustarti un drink all’interno di uno spazio appena nato, Beeozanam, una community hub. Ricordiamo alcuni nomi di fama internazionale, tra cui Graphic Surgery, 2501 e V3bo, che hanno dipinto le tre importanti torri dell’area Vitali nell’edizione del festival Picturin del 2012.
Come nasce l’arte urbana?
Negli anni ’50 a New York, un gruppo di artisti scriveva per protesta sui muri della città. Tra gli anni ’60 e ’70 questa forma d’arte ha preso il sopravvento con il graffitismo. Ma è stato negli anni ’80 che con le bombolette spray si è espansa nel Bronx. La street art, nasce dall’esigenza di comunicare attraverso spazi pubblici, come strade, muri e stazioni. Luoghi dove la visibilità raggiunge un pubblico molto vasto. Oggi, l’arte urbana fa parte del bagaglio sociale e culturale di tutto il mondo. Oltre la protesta, è stato un modo per i writers di esporre la propria arte.
Chi sono i più famosi street artist?
Noi di arte.icrewplay.com, citeremo alcuni nomi di rilievo nell’ambito dell’arte urbana. Il più famoso street artist del mondo è sicuramente Banksy. Altri nomi affermati: i gemelli brasiliani Os Gemeos, che hanno creato il loro personalissimo stile fondendo il concept graffiti-hip-hop tradizionale con la cultura brasiliana, ottenendo un grande successo in Brasile e Sudamerica. I loro personaggi dalla pelle gialla ed i murales luccicanti sono facilmente riconoscibili.
JR, scatta fotografie e le stampa attaccandole sui lati dei palazzi. Dotato di un significato forte e preciso, il lavoro di JR vuole raccontare l’umanità ed è stato visto su muri di tutto il mondo, da Parigi al Brasile.
Lo street artist italiano Blu, utilizza pittura da casa e rulli montati su aste telescopiche per produrre lavori su larga scala con un forte attivismo artistico. I suoi lavori sono davvero interessanti.
Io credo che il vasto mondo dell’arte urbana, se abbinato al senso di responsabilità, possa realmente valorizzare le città rendendole delle “agorà contemporanee.”
A parte il Parco Dora in Torino ci sono altre zone molto interessanti per chi ama la street art. Qui ho raccolto buona parte delle opere presenti in città dal 2015
Grazie Lorentz