E’ stata inaugurata il 9 giugno la mostra Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona alla Galleria di arte moderna.
L’esposizione, a cura di Francesca Rossi, direttrice dei Musei civici di Verona, Tiziana Franco, docente di Storia dell’arte medioevale nel dipartimento di Culture e civiltà, e Fausta Piccoli, già docente in ateneo, resterà visibile fino al 3 ottobre ed è uno dei fulcri dell’articolata mostra diffusa appositamente ideata per la celebrazione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta.
Il progetto espositivo, ideato per gli spazi della Galleria d’Arte Moderna ‘Achille Forti’, prevede una selezione di oltre 100 opere tra dipinti, sculture, opere su carta, tessuti e testimonianze materiali dell’epoca scaligera, codici manoscritti, incunaboli e volumi a stampa in originale e in formato digitale provenienti dalle collezioni civiche, dalle biblioteche cittadine, da biblioteche e musei italiani ed esteri.
La mostra Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona
Il tutto è suddiviso in sei ampie sezioni espositive e abbraccia un arco temporale ideale che va dal Trecento all’Ottocento, distinguendosi in due precisi fulcri tematici.
Il primo è il rapporto tra Dante e la Verona di Cangrande e il successivo revival ottocentesco di un medioevo ideale; il secondo è il mito shakespeariano di Giulietta e Romeo.
Una prima parte della mostra sarà dunque incentrata sul racconto del profondo legame che unì Dante e Cangrande della Scala, al quale il poeta dedicò il Paradiso. Le ricche testimonianze legate alla figura dello Scaligero delineano il contesto in cui Dante trascorse gli anni dell’esilio fino alla creazione del suo poema. Testi decorati della Commedia, manoscritti e a stampa, accompagnano i visitatori dall’epoca di Dante alla fine del Settecento, attestando la costante attenzione che Verona e il Veneto rivolsero al Poeta e alla sua Opera.
Nella seconda parte si approfondirà invece la riscoperta del mito di Dante nella grande stagione ottocentesca, come incarnazione dei nascenti ideali risorgimentali e allo stesso tempo esempio del tormento creativo del Poeta esiliato.
È a questo punto del percorso espositivo che il visitatore potrà ammirare la fortuna iconografica dei personaggi danteschi, a partire da Beatrice e Gaddo, ma anche di altre figure femminili e delle tragiche vicende, legate al tema dell’amore e degli amanti sfortunati, di Pia de’ Tolomei e Paolo e Francesca. Proprio quest’ultimo tema introduce il mito di Giulietta e Romeo, giovani innamorati nati dalla penna di Luigi da Porto nel Cinquecento e resi celebri da William Shakespeare in tutto il mondo.
Di seguito le sei sezioni in cui si articola la mostra:
- Dante, Giotto e la cultura artistica veronese d’inizio Trecento
- Dante e Cangrande
- La Commedia tra Tre e Settecento: immagine e fortuna in ambito veneto
- Il mito di Dante e della Commedia nell’Ottocento
- Beatrice, Pia de’ Tolomei, il Conte Ugolino, Gaddo, Paolo e Francesca: immagine e fortuna dei personaggi danteschi
- Shakespeare e il mito di Romeo e Giulietta a Verona e in Italia
Per l’occasione, sarà inoltre possibile ammirare tre disegni di Botticelli, prestigioso prestito del Kupferstichkabinett di Berlino.
In particolare, Dante e Beatrice. Paradiso II, è stato scelto come immagine coordinata della mostra diffusa, che sviluppa graficamente il tema dell’itinerario dantesco nel Paradiso e lo traduce nel cammino del Poeta, guidato da Beatrice, lungo le strade di Verona, alla scoperta dei luoghi legati alla sua memoria.
Se in apertura la mostra rievoca il leggendario e presunto incontro tra Giotto e Dante a Padova e consente di ripercorrere la cultura artistica scaligera nel grande snodo della rivoluzione giottesca, il percorso espositivo prosegue poi nell’affascinante racconto del profondo legame che unì Dante e Cangrande della Scala, al quale il poeta dedicò il Paradiso.
I due percorsi tematici, reale quello dantesco e immaginario quello shakespeariano, definiscono un tratto imprescindibile della fisionomia urbana e culturale di Verona, ancor oggi ben riconoscibile: per questo motivo l’esposizione si lega a doppio filo alla Mostra diffusa che è la città stessa, nei monumenti e nelle testimonianze urbanistiche e architettoniche legate alla memoria di Dante e di Romeo e Giulietta.
Dante a Verona 1321-2021. Il mito della città tra presenza dantesca e tradizione shakespeariana, è invece il titolo del catalogo che accompagna la mostra diffusa.
Pubblicato da Silvana Editoriale e realizzato con il contributo della Fondazione Banca Popolare di Verona, con una nuova formula editoriale, il catalogo scientifico accoglie interventi relativi a tutta la mostra diffusa, comprensiva di contributi di ricerca relativi alle mostre Tra Dante e Shakespeare: tramite l’ausilio di una mappa cartacea appositamente realizzata, il visitatore viene accompagnato alla riscoperta di ventuno luoghi tra piazze, palazzi, chiese, emergenze monumentali in città e nel territorio, direttamente legati alla presenza del Poeta, dei suoi figli ed eredi, e a quelli di tradizione dantesca.
Vademecum Tra Dante e Shakespeare
Comune di Verona
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti – Palazzo della Ragione
Cortile Mercato Vecchio 6 – Verona, Tel. 045 8001903
www.danteaverona.it – www.gam.comune.verona.it
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Orari
dall’11 giugno al 3 ottobre 2021
da martedì a domenica, dalle 10 alle 18, ultimo ingresso alle 17.15. Chiuso il lunedì
Biglietti
Biglietto Galleria d’Arte Moderna
Intero: 4,00 €
Ridotto: 2,5 €
Scolaresche: € 1,00
Biglietto cumulativo Galleria d’Arte Moderna Achille Forti + Torre dei Lamberti
Intero: 6,00 €
Ridotto: 5,00€
Scolaresche: € 1,00
Biglietti disponibili in biglietteria e online sul sito museiverona.com
La mostra vede il Comune di Verona e l’università di Verona partecipare, insieme alle città di Firenze e Ravenna, alle attività del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.