Ieri mattina, 28/04/2021, si è tenuta la conferenza stampa on line dedicata alla nona edizione di Art City Bologna.
La call è stata aperta da Lorenzo Balbi, direttore artistico del MAMBo, che è stato anche relatore della conferenza.
Balbi ha sottolineato come, infatti, il lavoro svolto per questa edizione sia stato più arduo del solito in quanto si è dovuti venire incontro alle nuove esigenze create dall’emergenza Covid 19.
Ha ricordato a tutti i presenti che, solitamente, Art City si tiene in Gennaio, ma ha enfatizzato i vantaggi di questa nuova edizione che si svolgerà nei giorni 7 – 8 – 9 Maggio 2021.
Essendo in periodo primaverile si sono potute programmare esposizioni all’aperto cosa che, in periodo invernale, non è mai stata fattibile.
Sono intervenute molteplici personalità di spicco, tra cui ricordiamo Matteo Lepore, Assessore al Comune di Bologna; Roberto Grandi, Presidente dell’Istituzione Bologna Musei; Maurizio Repetti, Direttore di Bologna Musei e Patrik Romano, Direttore di Bologna Welcome.
Successivamente Balbi ha posto l’accento sul nuovo logo realizzato, per questa occasione, da due artisti e grafici Filippo Tappi e Marco Casella.
Essi affermano che hanno pensato ad Art City come ad un giardino che, di notte, si popola di fate.
Le stelle saranno lì, a guidare i visitatori durante il percorso di visita alla città di Bologna, paragonata da loro al giardino notturno.
Il logo, molto originale, presenta il volto di Peter Pan a cui è sovrapposta una stella a dieci punte.
Oltre a questo hanno realizzato anche una mappa ed una guida turistica che illustrano i percorsi espositivi.
Solo nei tre giorni dedicati ad Art City ci sarà lo Special Project dedicato ad un’istallazione dell’artista tedesco Gregor Schneider.
L’opera è pensata appositamente per la zona Fiera di Bologna ed è fruibile da una persona alla volta, perché deve ricordare lo spazio domestico in cui abbiamo vissuto molto nell’ultimo anno.
L’ingresso è gratuito e l’istallazione sarà tutta da scoprire dal vivo!
Art City tra performance e installazioni
Successivamente ogni curatore ha illustrato i progetti principali esposti in tutta la città di Bologna durante l’evento Art City:
- Il curatore Luca Cerizza ha parlato dell’opera del defunto artista Vincenzo Agnetti che sarà esposta nel Padiglione De l’esprit Nouveau. Questa andò distrutta ma è stata ricostruita per l’occasione e il suo titolo è Suonare le pause. L’opera è un pausometro, ovvero uno strumento per fare musica in negativo e far sentire al pubblico quel rumore bianco che di solito non si sente. Il tutto verrà accompagnato dall’esibizione di vari gruppi di musicisti.
- Nel Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna sarà invece eseguita la performance delle artiste Annamaria Ajmone e Felicity Mangan, le quali sono due musiciste che hanno creato uno spazio sonoro i cui suoni ricordano i bioritmi.
- Di loro ha parlato la curatrice Caterina Molteni sottolineando che la perfomance si terrà il giorno 8 Maggio.
Nel laboratorio degli angeli, una ex chiesa dedicata al culto mariano, si terrà un’installazione di Giorgio Andreotta Calò. Ce ne ha parlato il curatore Leonardo Regano.
Il progetto dell’artista si chiama Ellissi e consta di varie parti.
Vi è l’annunciazione, fatta nel 2017, nella quale l’artista sottolinea la storia della chiesa che ha perso la sua decorazione durante la furia iconoclasta, recuperando la scena utilizzando una tecnica di stampa a contatto.
L’altra opera presentata è l’istallazione della grande camera oscura in cui la luce è usata per evidenziare il vuoto della ex chiesa.
Vengono coinvolte le vetrate attraverso le quali la luce diventa scultura in quanto colore che riempie il vuoto. A palazzo Sasso, invece, vi sarà l’opera Allegoria Familiare di Nicola Pulese, pittore veneziano scomparso a cui Calò era molto legato.
Era un’opera in decadenza che Calò ha fatto restaurare e ha voluto presentare al pubblico.
- Al giardino Le Corbusier verranno presentate le opere di Stefano Arienti. Le hanno presentate il direttore Simone Menegoi e vicedirettore artistico Gloria Bartoli di Bologna arte fiera. Arienti ha realizzato una performance di soli pochi giorni con due punti di intervento: uno nel giardino Le Corbusier e un altro di fronte al palazzo dei Congressi. L’opera si chiama Ricchi e Poveri e sarà una sorpresa per chi si recherà a Bologna Art City. Sarà all’aperto per cui non ci sarà bisogno di prenotazione.
- L’istallazione di Riccardo Baruzzi sarà in un luogo non solitamente visitabile, ovvero il Teatro Storico di Villa Aldovrandi Mazzacorati. Ce l’ha descritta direttamente l’artista: l’installazione è un video che sarà collocato quasi dentro al palco per sottolineare l’importanza che hanno questi luoghi. Sono 30 minuti di micro variazioni ritmiche dettate da una ventola che gira a varie velocità.
- In un altro luogo aperto solo per Artcity il Rifugio Antiaereo Vittorio Putti vi sarà un’opera dell’artista Carola Bonfili. Ce ne ha parlato Sabrina Samorì dicendo che ci si troverà all’interno di un giardino dove ci sarà un video della Bonfili chiamato The flute-singing. Ci sarà una contrapposizione tra la narrazione di un qualcosa di antico e le tecnologie contemporanee con le quali è stato realizzato. Sarà visitabile solo il 7, 8 e 9 Maggio dalle ore 10 alle 20.
- Ci sarà una collaborazione con Palazzo Bentivoglio che ha promosso l’installazione dell’artista Chiara Camoni di cui ci ha parlato il curatore Antonio Grulli. Il tiolo è Ipogea. Saranno visitabili sale in cui vi erano libri antichi, decorazioni, ecc che dovevano essere riutilizzati eventualmente in futuro. Si è pensato di presentare i pezzi migliori di questo materiale ritrovato in una maniera del tutto originale. È stata proprio la Camoni, col suo lavoro, a ridare valore a questi reperti riutilizzandoli nelle sue opere. La sua istallazione, infatti, consta di 5 punti diversi.
- Caterina Moltene è curatrice del progetto che vede come protagonista Beatrice Favaretto. Lei ci ha parlato dell’opera che l’artista ha realizzato nel 2019 dal nome Liquid Sound. Questo è un video in cui si osserva il linguaggio sessuale mainstream. Ci sono dei primi piani delle mani che si muovono in modo ipnotico. Emerge un nuovo erotismo che non si era mai visto prima.
- Nelle Serre dei Giardini Margherita, aperte per l’occasione, verrà esposta l’installazione di Norma Jean dal titolo Che cosa sono le nuvole? che prende il nome da un cortometraggio di Pier Paolo Pasolini. Ce ne ha parlato la curatrice Sabrina Samorì. L’artista ha deciso di materializzare l’assenza fisica di sé stessa nelle persone che vengono coinvolte nel progettare le sue performance.
- Nell’ Oratorio di San Filippo Neri vi è l’opera di Sabrina Mezzaqui intitolata L’abilità di mutare con le circostanze. Ce l’ha descritta la curatrice Maura Pozzati dicendo che il titolo sottolinea appunto il cambiamento. L’opera è una grande decorazione intorno al lampadario fatta di pezzi di ferro che disegnano un grande mandala. Sarà fatta e disfatta tutti i giorni rappresentando sempre un’opera diversa. Per l’occasione sarà realizzato un video diverso ogni giorno che potrà essere visto dal pubblico, in quanto il mandala verrà modificato a porte chiuse.
- Nel Boschetto Lungo Reno ci sarà l’opera dell’artista Margherita Morgantin dal titolo Cosinus (Venti Cosmici). Si tratta di un’installazione di arte pubblica visibile facilmente perché situata all’aperto. L’artista segna lo spazio con un palo di una grande altezza attorno al quale si radunano diverse maniche a vento.
- Il curatore Matteo Mottin ci ha parlato dell’opera di Matteo Nasini intitolato Il Canto degli Erranti Epilogo. La prima parte consiste un audio dramma che andrà in onda in diretta su Radio Immaginaria il 9 Maggio. Questo è una trasposizione in chiave narrativa del progetto di Nasini che fa diventare il suono In mostra vi è una scultura che suona 2 minuti di questa melodia. Anche la seconda parte del progetto sarà in diretta Venerdì 7 Maggio alle ore 21 e ce ne parla Ramona Ponzini. È un insieme dei dati astronomici raccolti da Nasini trasposti in musica da alcuni artisti che accompagnano un video realizzato dall’artista.
- L’artista Alessandro Pessoli ha allestito la sua opera dal titolo City of Dog a Palazzo Vizzani. Ce l’ha illustrata il curatore Fulvio Chimento dell’associazione Qui è allestita una mostra personale dell’artista, il quale usa un linguaggio molto fresco.
- A Palazzo Boncompagni, aperto per la prima volta per Artcity, ci sarà una mostra del grande artista Michelangelo Pistoletto. Ce ne ha parlato la curatrice Silvia Evangelisti. Il titolo è Gregorio XIII e Michelangelo Pistoletto dal rinascimento alla rinascita. Questa mette in contatto il Papa Gregorio XIII, che è stato un grande innovatore con Pistoletto che è stato un innovatore altrettanto importante in campo artistico. È stato Pistoletto stesso a volere una mostra legata al Palazzo Boncompagni per sottolineare una rinascita della vita sociale in un luogo che è stato di grande riunione sociale.
Un calendario ricco di splendidi eventi assolutamente da non perdere! Facciamo i nostri migliori auguri a tutto lo staff di Bologna Art City.
Per ulteriori informazioni visitare il sito web di Bologna Art City al seguente link: https://www.culturabologna.it/artcity .