Cinquanta anni di impegno per il patrimonio culturale italiano non sono solo un traguardo, ma un punto di partenza. Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ha celebrato mezzo secolo di attività con il XXIX Convegno Nazionale dei Delegati e Volontari, tenutosi in un luogo iconico: il Teatro alla Scala di Milano. Un evento che non è stato una semplice celebrazione, ma un’occasione per riconoscere l’opera instancabile di chi, ogni giorno, protegge e valorizza il nostro straordinario patrimonio.
Un’eredità da custodire, un futuro da costruire
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha sottolineato nel suo videomessaggio l’importanza del lavoro svolto dal FAI: 72 siti tutelati, 300.000 iscritti, 16.000 volontari. Numeri che raccontano un impegno collettivo che si è consolidato nel tempo e che continua a crescere.
“Il FAI è nato da un’idea, da un’ispirazione. Un’iniziativa talmente profonda da compiere mezzo secolo”, ha affermato Giuli, ricordando come il nostro Paese sia ricco di città e paesaggi unici, la cui tutela è una responsabilità condivisa. Preservare la bellezza non è solo un dovere, ma un’opportunità per dare valore alla nostra identità e per proiettarsi nel futuro con consapevolezza.

Cinque nuove aperture nel 2025
A rendere ancora più significativo questo anniversario, il FAI ha annunciato cinque nuove inaugurazioni per il 2025. Cinque luoghi speciali, selezionati per la loro storia e il loro legame con il territorio:
- Podere Case Lovara (Parco Nazionale delle Cinque Terre) – Una casa rurale immersa nella natura, raggiungibile solo a piedi, che racconta un’Italia autentica e incontaminata.
- Villa Rezzola (Lerici) – Un’elegante villa ottocentesca con giardino all’inglese, affacciata sul mare della Liguria.
- Casino Mollo (Parco Nazionale della Sila) – Un suggestivo casino di caccia del Seicento, ai margini della Riserva naturale dei Giganti di Fallistro.
- Monte Fontana Secca e Col de Spadaròt (Massiccio del Grappa) – Un’antica malga a 1.461 metri d’altitudine, testimone della vita rurale e della resistenza montana.
- Case Montana – Un piccolo edificio rurale, simbolo della vita contadina e della storia del nostro Paese.
Una missione che non si ferma
A prendere la parola durante il convegno è stato anche Marco Magnifico, presidente del FAI, che ha ribadito la centralità della missione educativa dell’associazione: conservare e valorizzare il patrimonio significa anche trasmettere alle nuove generazioni il valore della cultura e della bellezza.
Un pensiero condiviso dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha definito il FAI un punto di riferimento nella promozione della cultura italiana, e dal presidente della Lombardia, Attilio Fontana, che ha sottolineato come l’associazione sia riuscita a trasformare il proprio impegno in un motore di sviluppo sociale ed economico.
Ma il futuro del FAI non si ferma qui. La collaborazione con ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) aprirà nuovi orizzonti: il piano di interventi in fase di sviluppo si concentrerà sulla tutela dei beni culturali nelle aree interne, contrastando lo spopolamento e favorendo la crescita economica e ambientale.
Il tuo contributo conta
Cinquant’anni di impegno hanno dimostrato che custodire la bellezza italiana è una responsabilità collettiva. Ogni luogo salvato, ogni restauro completato, ogni nuova apertura è il risultato di un lavoro condiviso tra istituzioni, cittadini e volontari.
Vuoi far parte di questa missione? Scopri come sostenere il FAI e contribuire alla salvaguardia del nostro patrimonio!