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Lettura: Naki Sumo: il festival giapponese dove i neonati piangono per buon auspicio (strano ma vero)
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Naki Sumo: il festival giapponese dove i neonati piangono per buon auspicio (strano ma vero)

In Giappone esiste una tradizione insolita: al festival Naki Sumo, i lottatori fanno piangere i neonati per garantire loro salute e fortuna. Ecco di cosa si tratta.

Massimo 2 mesi fa Commenta! 3
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Quando si pensa alle tradizioni giapponesi, vengono in mente la cerimonia del tè, i ciliegi in fiore o il sumo. Ma tra le celebrazioni più curiose c’è il Naki Sumo, un festival unico al mondo in cui il pianto dei neonati è visto come un segno di buon auspicio.

Contenuti
Cos’è il Naki Sumo?Le regole del festivalUna tradizione controversaDove e quando assistere al Naki SumoConclusione

Cos’è il Naki Sumo?

Il Naki Sumo, che si tiene ogni anno in vari templi del Giappone, tra cui il famoso Santuario Senso-ji di Tokyo, ha origini che risalgono a oltre 400 anni fa. Secondo la credenza popolare, un bambino che piange forte crescerà sano e forte, scacciando gli spiriti maligni. Per questo, i lottatori di sumo – solitamente imponenti e rispettati in Giappone – prendono in braccio i neonati e cercano di farli piangere, spesso indossando maschere grottesche o facendo buffe smorfie.

Le regole del festival

Le regole possono variare a seconda della località, ma la competizione di base è semplice: vince il bambino che piange per primo e più forte. Se entrambi i neonati iniziano a piangere contemporaneamente, il giudice – vestito con l’abito tradizionale dei combattimenti di sumo – decreta il vincitore in base all’intensità del pianto. Paradossalmente, se un bambino non piange, il lottatore potrebbe provare a spaventarlo delicatamente per “aiutarlo” a vincere.

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Una tradizione controversa

Anche se per i giapponesi il Naki Sumo è un evento gioioso e benaugurante, alcuni occidentali lo trovano discutibile, vedendolo come una forzatura sui neonati. Tuttavia, i genitori giapponesi considerano questa tradizione una benedizione e partecipano volontariamente con l’idea che il pianto rafforzi il bambino. Inoltre, non si tratta mai di atti crudeli: i lottatori maneggiano i piccoli con estrema delicatezza, e il rituale dura pochi secondi.

Dove e quando assistere al Naki Sumo

Il festival si tiene generalmente in primavera, tra aprile e maggio, con l’evento più celebre ospitato al Santuario Senso-ji di Asakusa, Tokyo. Se ti trovi in Giappone in questo periodo, potresti assistere a una scena davvero insolita: enormi lottatori di sumo che fanno il possibile per far piangere dei bambini – e genitori che esultano quando ci riescono!

Conclusione

Il Giappone non smette mai di stupire con le sue tradizioni, e il Naki Sumo è senza dubbio una delle più bizzarre. Che tu lo trovi divertente o strano, questo festival rappresenta un pezzo autentico della cultura giapponese, dove anche il pianto può trasformarsi in un segno di fortuna e prosperità.

Se ti è piaciuto questo articolo, condividilo con chi ama le tradizioni insolite e lascia un commento per dirci cosa ne pensi di questa curiosa usanza giapponese!

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