Con l’avvicinarsi di San Valentino, sembra inevitabile parlare d’amore. Da sempre l’amore è stato fonte d’ispirazione per pittori e scultori, che hanno catturato questo sentimento nei loro dipinti o nella fissità di una statua.
Nel percorso di ogni grande artista c’è almeno un’opera dedicata a questo sentimento. Amore inteso come passione per un uomo o una donna, ma anche amore per la propria patria. È senza dubbio il momento del bacio ad essere maggiormente impresso sulla tela.
Considero, infatti, questo breve percorso come un piccolo viaggio nella bellezza di alcune opere di maestri straordinari.
L’arte parla d’amore e lo fa continuamente in modo diverso – anche a San Valentino.
Il bacio di Francesco Hayez è considerato il manifesto dell’arte romantica. Il bacio più bacio di sempre. Il più famoso della storia dell’arte. Fu realizzato nel 1859 ed è ora conservato presso la Pinacoteca di Brera (Milano).
Nella composizione, due giovani abbigliati in pieno stile quattrocentesco si baciano ai piedi di una scala. Il dipinto, che sembra descrivere una scena intima, cela un messaggio politico. La tela è ricca di richiami iconografici risorgimentali che simboleggiano l’amore per la patria.
Presumibilmente un giovane patriota saluta la sua amata prima di andare in battaglia. La mano della ragazza, infatti, lo stringe forte, come se sapesse che presto avrebbe dovuto vederlo andar via.
La capacità di Hayez fu di imprimere sulla tela un breve momento, un ultimo bacio prima della partenza. Sono tre le copie di questa tela in cui la variazione è legata ai colori degli abiti dei protagonisti, che cambiano nelle diverse versioni.
Il bacio di Auguste Rodin è un gruppo scultoreo realizzato nel 1882. Il tema dell’opera è tratto dalla storia d’amore per eccellenza: la vicenda dei due amanti Paolo e Francesca, “colpevoli di un amore che ne causa la morte e la dannazione”, così come Dante lo racconta nella Divina Commedia (Inferno, V).
L’uomo e la donna sono ritratti un attimo prima del bacio. Lui si avvicina dolcemente, mentre lei si abbandona in un tenero abbraccio, ricambiando a sua volta. I volti che sembrano fondersi, paiono essere sul punto di scomparire.
L’opera, oggi molto apprezzata, ebbe notevole risonanza al momento della sua creazione, poiché una scena così ardita, quasi erotica, era giudicata non conforme ai dettami dell’epoca. Attualmente il gruppo scultoreo è esposto al Musée Rodin di Parigi.
Continuiamo la nostra rassegna con Il bacio di Gustav Klimt il cui punto focale è completamente centrato sull’abbraccio tra i due protagonisti. L’autore ha voluto illustrare l’amore come una “sorta di celebrazione, di sublimazione della passione in grado di creare armonia fra uomo e donna”.
I corpi sembrano fondersi in ampi abiti gialli riccamente ornati. La donna, inginocchiata, è mostrata di profilo, con il viso rivolto all’osservatore. I due amanti, rispettivamente Klimt e la sua compagna, sembrano appartenere a “un unico corpo che a sua volta diventa un tutt’uno con l’universo”.
La tela è stata realizzata nel 1907 ed è conservata nell’Osterreichische Galerie di Vienna, vero capolavoro della Secessione viennese.
Il bacio dello scultore Constantin Brâncuși sembra provenire da un passato lontano e ci ricorda un mondo primitivo fatto d’istinti e pulsioni. La pietra sembra essere divisa in due parti, con i corpi che paiono fondersi tra loro in un abbraccio. “Ho voluto fare, infatti, una cosa che ricordasse l’amore non solo di una coppia, ma di tutte le coppie mai vissute sulla terra”.
La scultura è stata realizzata nel 1907 e colpisce per i suoi tratti essenziali, quasi primordiali. Lo scopo dell’autore rumeno è comunicare attraverso il suo lavoro quello che è il sentimento di amore tra uomo e donna. La scultura è oggi conservata al Philadelphia Museum of Art.