Il Premio Nobis/Fondazione Inda è stato assegnato a tre giovani attori: Maria Laila Fernandez, Turi Moricca, Marcello Gravina. I ragazzi hanno preso parte alle Coefore/Eumenidi, regia di Davide Livermore, nel ruolo delle Erinni/Eumenidi.
Una menzione speciale è stata assegnata ad Antonio Bandiera, che ha preso parte sia nelle Baccanti, nel ruolo di secondo messaggero e sia nelle Nuvole, nel ruolo di uno dei discepoli di Socrate.
I giovani vincitori del Premio Nobis, riceveranno la somma di 3 mila euro e sono stati votati da una giuria di 30 persone di diversa età e professione.
Chi sono i vincitori del Premio Nobis?
Questi giovani talenti, che grazie al Premio Nobis potranno continuare a studiare e ad affinare il mestiere si sono già distinti sulle tavole del palcoscenico.
Antonio Bandiera e Marcello Gravina sono infatti ex allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma antico. Come allievi della Fondazione Inda hanno infatti sperimentato la bellissima esperienza del Teatro greco di Siracusa.
Marcello Gravina ha fatto parte del coro nell’Elena di Euripide nel 2019, regia di Davide Livermore. Ha inoltre lavorato in Lisistrata, Elettra e Abiurate, mentre per la fiction televisiva ha preso parte a Gomorra nel 2017-2018 e per il cinema nel 2016 Addio fottuti musi verdi.
Un debutto assoluto al teatro greco di Siracusa, quello di Maria Laila Fernandez, vincitrice del Premio Hystrio alla vocazione nel 2014. Argentina di nascita si è diplomata al Teatro Stabile delle Marche. Nel 2011 viene ammessa al corso triennale Jean Louis Barrault alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Luca Ronconi. Qui si diploma il 21 giugno 2014.
Turi Moricca, che ha avuto la menzione speciale di Assostampa di Siracusa, ha interpretato il messaggero in Ifigenia in Aulide, per la regia di Federico Tiezzi e uno dei componenti del coro di Elena. Egli è diplomato all’Accademia d’Arte drammatica Silvio d’Amico e vanta diverse collaborazioni anche in televisione in Squadra antimafia 8 e Don Matteo 11, mentre in teatro ha lavorato in Barry Lindon con Giancarlo Sepe e ha spaziato tra vari autori come Eduardo De Filippo, Brecht, Marivaux. Merita particolare menzione nel 2011 Composizioni per la regia di Anna Marchesini.
Questi giovani attori hanno quindi dimostrato di saper brillare in ruoli corali, grazie a una grande capacità di agire all’unisono, come se fossero un corpo solo. La presenza scenica, questa particolare dote attraverso la quale gli attori brillano e comunicano energia al di là dell’importanza del ruolo, è stata quindi caratteristica fondamentale che ha colpito il pubblico e la giuria e ha decretato il successo dei tre attori.
Elena Croce, Presidente della Fondazione Nobis ha sottolineato come la collaborazione con l’Inda sia di particolare importanza in un momento in cui il teatro, fortemente provato dalla pandemia, ha bisogno di ripartire dal suo elemento primario e fondamentale: l’attore. Senza la sua presenza il teatro non avrebbe senso di esistere.